Era tanto una brava persona‭…

Il seguente articolo è stato pubblicato su Umanità Nova numero 9 anno 99

Durante il corteo dell‭’‬8‭ ‬Marzo,‭ ‬a Milano,‭ ‬un gruppo di manifestanti ha colorato di rosa la statua di Indro Montanelli,‭ ‬fortemente voluta dall’amministrazione Moratti‭ – ‬De Corato qualche anno fa,‭ ‬per ricordare il totem della destra italiana.‭ ‬L’azione ha causato un certo scandalo,‭ ‬segno che è riuscita.
Indro Montanelli è una di quelle figure che hanno assunto uno status di santità,‭ ‬venerato già in vita dalle destre e,‭ ‬dopo i suoi attacchi via stampa a Berlusconi all’epoca della discesa in campo di questi,‭ ‬anche da una buona parte della sinistra‭; ‬questa era ben contenta che cotanto personaggio,‭ ‬grande firma del giornalismo,‭ ‬pure se appartenente al campo opposto,‭ ‬additasse il Caimano come un parvenu.‭ ‬In più questa grande firma della carta stampata era stata pure gambizzata dalle bierre e,‭ ‬signora mia,‭ ‬si vorrà mica criticare una vittima del terrorismo‭?
Insomma Montanelli non va criticato proprio,‭ ‬vittima del terrorismo,‭ ‬lucido giornalista,‭ ‬simbolo di quella destra piena di moralità,‭ ‬figura retta e proba‭… ‬e stupratore razzista e guerrafondaio.‭ ‬È noto che la mente umana gioca brutti scherzi,‭ ‬uno dei quali è il tentativo di risolvere la dissonanza cognitiva.‭ ‬Quindi:‭ ‬Montanelli è una figura moralmente proba,‭ ‬Montanelli comprò una schiava sessuale dodicenne,‭ ‬una ragazza di nome Destà,‭ ‬durante una campagna di conquista coloniale ma,‭ ‬siccome è evidente che comprare una bambina per affermare la propria potenza di maschio italiano non è esattamente tra le azioni aderenti a un’etica anche solo minimamente decente,‭ ‬ne deriva che il comprare schiave va contestualizzato.
Erano altri tempi,‭ ‬bisogna contestualizzare‭ ‬appunto,‭ ‬chi siamo noi per giudicare,‭ ‬Contessa,‭ ‬poi era costume in quelle terre barbare e per fortuna che il Duce e il Re sono venute a salvare Faccetta Nera,‭ ‬la bella abissina,‭ ‬comprata dal bell’ufficiale bianco a capo di una banda di Askari che le fornisce pure una casupola in cui vivere.‭ ‬Gasandola con l’iprite,‭ ‬bruciandola con i lanciafiamme,‭ ‬bombardandola.‭ ‬Infine stuprandola,‭ ‬perché gli stupri di guerra sono parte integrante dell’attività bellica più o meno dai tempi di Ilio e nelle guerre di saccheggio coloniale hanno spesso toccato il loro apice.
Vogliamo proprio contestualizzare e farlo seriamente‭?‬ Già allora chi si opponeva alle avventure coloniali,‭ ‬italiane,‭ ‬francesi o inglesi sapeva‭ ‬inquadrare‭ ‬perfettamente‭ ‬quanto avveniva all’epoca:‭ ‬saccheggio,‭ ‬stupro,‭ ‬guerra,‭ ‬aggiogamento sono invarianze del capitalismo e c’era chi lo aveva ben capito:‭ ‬antimilitarist‭*‬,‭ ‬anarchic‭*‬,‭ ‬rivoluzionar‭*‬,‭ ‬cui si associava qualche liberale con un’idea di etica più alta rispetto a quella di Montanelli.‭ ‬Lo sapevano pure,‭ ‬anche se sono rimossi dalla storia,‭ ‬quelli e quelle che il colonialismo lo combattevano sul campo.‭ ‬Non c’è stato bisogno di aspettare qualche presunta,‭ ‬e mai avvenuta,‭ ‬cesura morale della storia patria per capire che andare a sterminare gli etiopi,‭ ‬o i libici,‭ ‬non è propriamente un’azione degna.
D’altra parte il colonialismo è un grande rimosso della storia occidentale e non solo in Italia‭ – ‬si pensi solo alla pluridecennale censura‭ ‬che La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo‭ ‬ha‭ ‬subito in Francia.‭ ‬Certo,‭ ‬gli italiani sono particolarmente bravi nell’opera di rimozione storica,‭ ‬basti pensare al discorso pubblico sulle Foibe ed alla negazione dei crimini del Regio Esercito in Slovenia‭ (‬o in Croazia o in Grecia‭)‬.
Insomma,‭ ‬nel‭ ‬2019,‭ ‬fa ancora scandalo dire che Montanelli era uno stupratore ed un guerrafondaio.‭ ‬Fa scandalo perché costringe a guardarsi allo specchio e a dire:‭ ‬diamine,‭ ‬non è che la nostra società è ancora fondata sulla rapina,‭ ‬il saccheggio e lo stupro organizzati dagli stati e dal capitale‭?
La statua di Montanelli non va,‭ ‬a nostro modesto parere,‭ ‬rimossa ma va lasciata ben tinta di rosa.‭ ‬Per ricordare a tutti e tutte che la ricchezza delle nazioni è fondata sulla rapina.‭ ‬Che lo stupro e l’oppressione di genere sono parte integrante del meccanismo di accumulazione di capitale e di costruzione della gerarchia sociale.‭
Tanto per chiudere la questione della contestualizzazione storica vorremmo qui ricordare che l’Indro nazionale ancora poco prima della sua dipartita da questa valle di lacrime di coccodrillo si rivendicava,‭ ‬senza uno straccio di autocritica,‭ ‬il suo passato di colonialista che comprava una ragazzina come schiava sessuale.‭ ‬Alla faccia di quelli che pensano che il fascismo sia un’abiezione morale che si cura leggendo e viaggiando,‭ ‬attività che il Montanelli praticò ambedue,‭ ‬è chiaro che‭ ‬il sessismo e la violenza non‭ ‬è esclusivo appannaggio di gretti ignoranti ma‭ ‬fanno parte del nostro ordine sociale,‭ ‬anche delle classi‭ ‬intellettuali.‭ ‬Tutto il resto è rumore.

Informazioni su lorcon

Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
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